Rivelazioni e speculazioni: come i fuorionda di Mediaset trovano strada in “Striscia La Notizia”, ecco la clamorosa scoperta.
Il recente tumulto causato dai fuorionda di Striscia La Notizia sulla condotta di Andrea Giambruno negli studi del Diario del giorno ha sollevato un velo sul funzionamento interno delle registrazioni nei canali Mediaset.
Secondo quanto riferito da Fanpage.it, esiste un sistema, noto tecnicamente come “bassa frequenza“. Che funge da collegamento tra le diverse regie degli studi televisivi, creando un’immensa riserva di filmati che catturano i momenti off-record.
Il circuito a bassa frequenza: una risorsa inesplorata
Questo circuito a bassa frequenza rappresenta un corridoio di comunicazione tra le varie regie, permettendo la registrazione di ogni singolo momento trascorso on-air e off-air. Si tratta di una miniera di occasioni per collezionare momenti imprevisti, errori e situazioni informali, che possono poi trovare spazio in programmi come Paperissima, dedicati ai backstage televisivi.
Le speculazioni attorno ai video di Giambruno
La giornata è stata punteggiata da voci e congetture su come i video di Giambruno siano giunti alla redazione di Antonio Ricci. Una delle teorie suggerisce l’uso di registrazioni private effettuate con cellulari, trasformate in tracce audio per essere allegate a video corrispondenti. Tuttavia, questa non sembra essere la circostanza dei fuorionda di Giambruno. Si ipotizza anche che qualcuno all’interno del programma Diario del giorno potrebbe aver voluto condividere questi momenti off-air con il team di Striscia. In un tentativo di lanciare un avviso diretto sul noto giornalista di Rete 4, benché non ci siano prove concrete al momento.
Gli episodi di registrazione privata non sono nuovi: un caso emblematico è quello dei filmati che hanno catturato Flavio Insinna in un impeto di rabbia durante la trasmissione di Affari Tuoi, mostrando una faccia nascosta del mondo televisivo, non visibile al pubblico.
Con l’evoluzione della tecnologia e la crescente integrazione tra dispositivi mobili e sistemi di broadcasting, la linea tra ciò che è destinato a rimanere dietro le quinte e ciò che viene proiettato sullo schermo potrebbe diventare sempre più sottile. Apportando una trasparenza senza precedenti nell’industria televisiva italiana.